Quando pensiamo a come arredare casa ci focalizziamo quasi sempre su camera da letto o soggiorno tralasciando l’ingresso. Eppure questo angolo è il preambolo di tutto il resto, è il luogo dell’accoglienza nostra e degli ospiti. E’ quello spazio della casa che dopo una giornata passata altrove mi fa togliere volentieri la giacca e mi fa dire “finalmente sono tornata”.
In pochi minuti mi riapproprio di me stessa e del luogo più intimo che conosca. Casa mia. Nell’ingresso mi sembra di stare come in un limbo, non lo so, come fosse un momento di riposo prima di avviare la cena, la doccia della sera e le ultime quattro chiacchiere sul divano.
Quanta vita si svolge in un ingresso
L’ingresso è anche lo spazio dei saluti del mattino. La cartella di Nicolò appoggiata sul tappetto, la giacca di Pier e la mia borsetta. Tutto lì, le cose che ci servono per l’intera giornata sono nell’ingresso e quando tutti siamo pronti prendiamo ciascuno quel che ci spetta e via. Si parte, per affrontare un nuovo giorno. Non mi sembra poco.
Come arredare l’ingresso di casa?
Oltre ai suggerimenti classici che vanno dalla scarpiera all’appendiabiti, dalla consolle all’armadio a muro, pensavo che un in ingresso ci starebbe bene un divano.
Tempo fa sono stata da mia cugina che mi ha mostrato la sua nuova camera. Lei, non solo ha stile ma anche una buona manualità: da sola ha rivestito un piccolo divanetto simile a quello dell’immagine sopra. Lo ha messo in fianco al letto con un mobile dove ha riposto fotografie della sua famiglia, porta gioie e altri ricordi creando uno spazio che sembra fermare il ritmo incessante di impegni, il nervosismo, e l’incessante fretta, a favore di qualcosa di più grande, ovvero il rispetto per ciò e per chi ci circonda.
Quel divano mi è rimasto negli occhi. O forse tutto l’insieme, e mi sono detta che un divano rende poetico il quotidiano e rende l’inusitato un po’ speciale e che, per come amo arredare casa, quel divano lo metterei volentieri nell’ingresso. Per condividere la poesia e la bellezza che ogni giorno vorremmo infilare nella nostra piccola vita.
C’é talmente tanta vita in un ingresso che se ci pensi si potrebbe farne un film. Quando ero adolescente ero lo spazio necessario a prendere fiato per affrontare mamma e papà quando rincasavo troppo tardi, ben conscia di come sarebbe andata.
A casa dei nonni materni era il preambolo di una casa di classe nel mobili ma dalle origini umili, che si indovinavano nella tradizionale scala di legno dai pioli bassi che portava alle stanze da letto. L’ingresso, la nonna, lo aveva arredato con un grande specchio appeso al muro sopra a una consolle. Di fronte un mobiletto con il telefono e altri oggetti che ho scordato. Alle pareti le applique dorate a far luce e la carta da parati. In fondo all’ingresso una panca con l’appendiabiti e la scarpiera {o meglio, un vero e proprio sottoscala immenso… per tante, tante belle scarpe}. Ho amato la casa dei nonni in ogni particolare.
Tirando le somme posso dire che nella mia esperienza l’ingresso non è mai stato solo lo spazio per le scarpe e le giacche, ha sempre avuto una carica emotiva ed estetica ben definita.
5 suggerimenti pratici per arredare l’ingresso di casa:
- un piccolo divano rende l’ingresso più accogliente e caldo
- uno specchio {funzionale alla nostra uscita} decora e amplia i piccoli ingressi
- una consolle aiuta a organizzare gli oggetti {per esempio appoggiandoci uno svuota tasche che raccoglie le chiavi di casa e macchina}
- una parete decorata con un bel appendiabiti o un armadio a muro per giacche e cappotti
- non farti mancare una scarpiera: può essere anche ricavata da una nicchia nel muro.
Per te quale significato possiede? Ti piace l’idea del divano per arredare l’ingresso?
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