HOME TOURS

La casa di Alessandro e Beatrice

Siamo al secondo home tour del blog. Entriamo in casa di due creativi: Beatrice Clarck, illustratrice australiana, e Alessandro Raschellà, italiano di Roma che lavora nel settore della comunicazione grafica.

Una casa creativa che esprime una personalità forte. Come? Attraverso un sapiente uso dei colori, la scelta curata di pezzi di artigianato e design insieme a una profonda conoscenza di regole che vengono reinterpretate e usate liberamente. Creando nuovi schemi, espressione di una casa concepita come spazio che accoglie stimoli visivi alternativi capaci di suscitare grandi emozioni.

Ma se è vero che una casa ci deve emozionare è altrettanto vero che questa emozione viene costruita mediante regole che coinvolgono più ambiti.

Mescolare gli stili, abbinare i colori, utilizzare materiali differenti, disporre i complementi di arredo nello spazio sono tutte operazioni che esigono regole precise che concorrono in egual misura a creare un determinato stile. Nelle case creative e dalla forte personalità tali regole vengono usate liberamente. Proprio come nell’abitazione di Beatrice e Alessandro.

Nella loro casa mi sono imbattuta casualmente (o forse niente accade per caso?). Vitra Magazine ha dedicato loro una bella intervistata.

La coppia vive ad Amsterdam , dove fa parte della cultura zine ancora in crescita in città. Insieme sono parte di ReKult, una fondazione culturale dedicata al mondo di zines e a iniziative artistiche indipendenti attraverso una moltitudine di progetti ed eventi. Uno dei loro obiettivi principali è quello di promuovere la pubblicazione immediata e democratica di idee e di esplorare spensieratezza della cultura fai da te.

https://fr.newhairline.com

Già questo basta per farmeli piacere. Il concetto di una cultura fortemente democratica che si pone come obiettivo quello di portare le proprie idee e pensieri per la vita in modo rapido e rilasciarli nel mondo mi inebria. Poter disporre con facilità di tanta cultura è un’opportunità che nessuna generazione prima della nostra ha potuto sperimentare. E’ un’opportunità enorme.

Il lavoro creativo, i pensieri  e le passioni di Beatrice e Alessandro si riflettono nella loro abitazione, è un passaggio naturale credo. Il loro è uno spazio solare, che accoglie il colore e i disegni degli arredi ma anche il verde delle tante piante – disposte in vasi di terracotta- che Beatrice ama curare.

Il loro concetto di decorazione è ben definito: un mix di oggetti di design, reperti d’epoca e pezzi recuperati dalle strade. Un sacco di motivi geometrici, superfici in legno naturale, opere di amici e un sacco di piante. E’ evidente l’apprezzamento di elementi che raccontano una storia o una scintilla di curiosità. Affermano “Se dovessimo scegliere tra un tappeto nuovo prodotto in serie da una nota marca e un vecchio tappeto logoro tessuto a mano, ci piacerebbe scegliere la seconda ogni volta”.

Interessante anche l’uso del colore che contribuisce a rendere ancora più personale quest’abitazione.
Prendiamo per esempio l’angolo floreale creato da Beatrice: il colore verde delle piante poste su degli sgabelli di alternati di altezze diverse, che donano movimento all’ambiente, abbinato all’ottone della Charles Eames vengono poi ripresi dal kilim tessuto a mano. Il risultato è armonico e pieno di carattere allo stesso tempo.

freunde-von-freunden-beatrice-clarke-and-alessandro-raschella-43

freunde-von-freunden-beatrice-clarke-and-alessandro-raschella-15

Il gioco di colori e accostamenti di disegni geometrici sono un tema ricorrente in ogni stanza. Come nella camera da letto inondata di luce riscaldata da accenti più decisi. A cui si aggiunge l’arredo asimmetrico che movimenta l’ambiente e, qui, la lampada a parete di Ikea sembra ancora più bella. Un pezzo cult di design.

freunde-von-freunden-beatrice-clarke-and-alessandro-raschella-17

freunde-von-freunden-beatrice-clarke-and-alessandro-raschella-58

Vale la pena leggere alcuni passaggi della lunga intervista che riguardano proprio l’interior styling e ha senso riportare le risposte dei due creativi alle domande inerenti a Vitra.

Nella vostra abitazione ci sono elementi che hanno storie di particolare interesse?
Bea: Ho fatto la nostra tenda, in camera, con un tessuto vintage di Marimekko che i miei genitori hanno comprato a Londra nel 1972. Inoltre, spesso lavoro con il tessuto iconico Amsterdam del negozio Capsicum, così molte delle nostre tende sono realizzate con i loro tessili  tinti a mano, ikats (kat è un procedimento per la tintura dei filati, diffuso oggi specialmente fra i popoli malesi ed indonesiani) tessuti a mano.
Ale: Abbiamo installato un bulbo di vaso di vetro sulla parete di fronte alla cucina che usiamo per le diverse composizioni floreali. Noi lo chiamiamo “la tetta”. Questo è il nostro secondo perché Bea accidentalmente rotto la prima. Stiamo lentamente crescendo la nostra piccola collezione d’arte. Abbiamo una pittura ad acquerello dell’Inferno di Dante fatto da Joakim Drescher che ha lavorato con noi al di Amsterdam Zine Jam. E abbiamo una bella stampa della serie La finestra sul cortile di Jordi Huisman – lo abbiamo incontrato durante il suo show a Mini Galerie.

jh

Tra gli elementi accuratamente selezionati, c’è un Eames EA 108 sedia. Come hai fatto a esso e che cosa ne sai a riguardo?
Bea:
L’abbiamo trovata su Marktplaats (una piattaforma online olandese) di seconda mano. E ‘ancora in ottime condizioni e siamo felici di avere un classico del genere in casa. Di un colore eccezionale. Fa parte del gruppo di alluminio Vitra Charles und Ray Eames. Ci siamo innamorati perché questo è un blu ottanio molto raro. In realtà è una sedia da ufficio, ma ci piace il modo in cui si fonde armoniosamente con il resto del nostro interno.

freunde-von-freunden-beatrice-clarke-and-alessandro-raschella-43

C’è qualcosa che ti piace di Vitra in particolare?
Bea:
Il mix di retrò e moderno che rende il loro arredo senza tempo. Come nella nostra casa! Ci piacerebbe anche visitare il Vitra Design Museum di Weil am Rhein un giorno.

Come si spiega la popolarità di Vitra tra la tua generazione?
Ale:
Penso che la nostra generazione sia attratta dallo stile raffinato di Vitra. L’arredamento non è eccessivamente dominante così si coordina perfettamente con tutti i tipi di oggetti e stili. Penso sia quello che la gente sta cercando oggi.

Volete espandere la vostra collezione Vitra? Che pezzi vorresti avere accanto?
Bea:
Abbiamo appena visitato la Eames House di Los Angeles e avevano un primo prototipo della Lounge Chair & Ottoman, rivestita di una bella pelle pregiata.

C’è un particolare periodo di progettazione che vi attrae?
Bea:
E ‘solo negli ultimi anni che abbiamo imparato ad apprezzare l’epoca modernista. Ora come ora amiamo soprattutto il design danese. In architettura amiamo gli anni 30 ei 40. Ci piace molto anche il Memphis design – siamo sempre in giro ad avvistare le cose e a dire, questo è molto Memphis.

Non credo arrederei casa mia in stile Memphis ma il discorso è comunque interessante, perché la libertà espressiva che si coglie in questa abitazione è notevole e fuori dal comune. Tant’é che ad un certo punto dell’intervista Alessandro afferma che mescolare tutti gli oggetti in tal modo, acquistandoli anche nei mercatini delle pulci, non sarebbe stato possibile se fosse rimasto a Roma.

Adoro queste forme espressive alternative, accostamenti di colori inusuali, approcci sperimentali all’abitare. Spazi che sottendono a leggi nuove, fuori dagli schemi ordinari.

jh

jh

Favoloso il giallo di questa camera, dalla sedia al tavolo, dal tappeto al cuscino adagiato sul letto: sembra una stanza arredata con semplicità in realtà c’é molta ricercatezza. La trovo bellissima.

E voi che ne pensate?

La casa di Alessandro e Beatrice ultima modifica: 2015-06-23T23:07:22+02:00 da Benedetta

Non ci sono Commenti

Lascia una risposta

AlphaOmega Captcha Classica  –  Enter Security Code