Ho intervistato Irene Berni. Assieme alla famiglia Irene è la proprietaria del Valdirose… luogo magico tra le colline di Firenze, una dimora di famiglia della seconda metà dellʼ 800 ristrutturata con la cura e l’attenzione che si riservano ad una casa in cui si è cresciuti. I ricordi di famiglia, i toni delicati ed i piccoli dettagli rendono l’ atmosfera tranquilla ed accogliente.
Il Valdirose è un bed&brekfast dove gli ospiti possono godere dell’incanto delle colline con il loro paesaggio docile e armonioso. Ma anche del personale stile country di Irene, romantico e sognante come un campo di lavanda in Provenza.
Irene Berni è una raffinata e appassionata decoratrice. Lo si vede bene dalle immagini del blog e Instagram, che ci parlano anche della sua passione per la fotografia. Immagini di cibo e tavole imbandite di colori e oggetti antichi trovati nei mercatini della Toscana. Ogni piccolo dettaglio racconta del buon gusto di Irene. Buon gusto personale, perché è coerente a se stessa e al suo modo di essere.
E’ questo, in fondo, il senso più profondo che per me ha quest’intervista: un invito garbato a seguire la propria personalità, il proprio stile ed esprimere sinceramente quello che siamo. Senza scimmiottare nessuno, perché così facendo ci trasformeremo solo in copie sbiadite degli altri.
Buona lettura,
Benedetta
Buongiorno Irene, grazie prima di tutto di aver accettato l’intervista. Lo so che te lo avranno chiesto mille e ancora mille volte, ma ci racconti come è nato il Valdirose?
L’ho raccontato spesso ma è sempre bello dirlo: aver qualcuno a cui raccontare una cosa che ci piace è un gran privilegio ma sarò breve, prometto. Questa casa è sempre stata aperta per parenti e amici. La scelta di fare un b&b è nata spontanea e spesso se penso al passato non noto nemmeno la differenza. Al posto di nonni e cugini ci sono persone di ogni nazione ma il clima è lo stesso.
Si capisce – seguendoti sui social – che il Valdirose non è un semplice lavoro ma passione, amore, vita: come sei riuscita a creare un luogo tanto speciale?
E’ passione amore e vita e speciale per me ma non grazie a me. Ogni ospite che lo ha ritenuto tale mi ha aiutato…
Dove comincia e dove finisce casa tua all’interno del Valdirose?
Sono nata lì e anche se ho una abitazione privata il Valdirose è il luogo dove mi sento a casa.
Una curiosità: gli allestimenti dei matrimoni organizzati al Valdirose sono tutti opera tua? Sono così romantici e senza tempo…
No magari. A ciascuno il suo lavoro. Io affitto solo per piccoli matrimoni e solo con wedding planner. L’unico di 80 persone era di una amica ed è stato l’unico ad avere il mio zampino.
Non molto amo le etichette, ma guardando le tue foto {bellissime} mi verrebbe da definire il tuo stile un personale country chic… te lo senti un poco tuo?
Non amo le etichette nemmeno io a meno che non ci sia sopra il mio nome. Diciamo che ambisco ad essere più country che chic.
Secondo te lo stile è innato? Si può imparare?
E’ innato. Ognuno ha il suo. Quello che si deve veramente imparare è non seguirne alcuno.
Alla tua bambina insegni, o in qualche modo cerchi di trasmettere, il tuo stile?
Vorrei insegnarle a trovare il suo, la lascio sbizzarrire nella sua stanza: cambiamo disposizione una volta al mese, una gran fatica a dire il vero ma capire quello che ci piace dobbiamo imbatterci spesso in ciò che non amiamo.
Sei una fotografa fantastica: quando e come è nata questa passione?
E’ nata grazie al blog, alla necessità di comunicare. Volevo far vedere il mio mondo con i miei occhi e la fotografia era l’unico modo (con le parole non sono molto brava). Spero un giorno di aver tempo da dedicare allo studio della fotografia.
La tua scrittura, la tua sensibilità fotografica e gastronomica {ho acquistato il tuo libro “Quello che piace a Irene” e finalmente ho cucinato i pancake} si riflette anche nel tuo modo di arredare?
Cerco di essere fedele a me stessa in ogni cosa che faccio pertanto direi di si, provo a scrivere fotografare cucinare e arredare in modo armonioso anche perché la maggior parte delle volte faccio tutto insieme.
Sei un’esperta di mercatini d’antiquariato e dell’usato: potresti darci tre linee guida per non sbagliare acquisti?
- se si tratta di brocante quando un oggetto da poco costa molta significa che è molto richiesto: di conseguenza sappiate che non state acquistando niente di originale
- si compra ai mercatini per trovare oggetti artigianali o comunque con una storia, non stoccate il naso davanti ai segni del tempo e alle imperfezioni: saranno quelle a dare carattere al vostro oggetto
- il mio segreto. Osservo il venditore, se mi sta antipatico non compro. così facendo il mio ricordo legato agli acquisti è sempre positivo e di conseguenza anche quando sbaglio penso… però la signora era davvero una bella persona
Come si “definisce” il buon gusto?
Credo che il buon gusto sia quello personale, che non scimmiotta nessun genere. Lo si riconosce immediatamente in ogni casa e di solito anche se è completamente diverso dal nostro lascia sempre molta ispirazione.
Photo Credits Irene Berni
Lo so adesso cosa pensi, che al Valdirose ci vorresti andare. Anch’io, prima o poi.
Il Valdirose
U part wigs: addcolo
50055 Lastra a Signa
Firenze
4 Commenti
Semplicemente fantastica.
Grazie di cuore, le tue domande sono state spunto di riflessione
un abbraccio
Irene
Anche le tue risposte, è stato un bellissimo scambio.
Grazie a te, cara Irene, per la generosità che hai dimostrato.
“Osservo il venditore, se mi sta antipatico non compro. così facendo il mio ricordo legato agli acquisti è sempre positivo e di conseguenza anche quando sbaglio penso… però la signora era davvero una bella persona”
Questo sì che è un prezioso consiglio… parola di venditrice.
Anna