La casa di montagna che sogno è diversa dalle case del mio paese. Di legno, sì, ma con un tetto talmente spiovente da trasformarsi, tutta, in triangolo isoscele. Oppure un cubo perso tra gli alberi per rifugiarmi con la mia famigliola. In ogni caso, con tanti vetri per guardare il bosco. Una casa di montagna nuova, sperimentale, in questi giorni mi piace pensarla. Chiedendomi: chissà se la vorrei realmente.
Perché in fondo non mi manca nulla. La mia piccola casina, con i suoi mille difetti e i suoi tratti sixty mi coccola, e anche tanto, e allora mi sorge il dubbio. Sono sicura di volerne un’altra? Non lo so.
Però di sognare non smetto mai. E’ più forte di me: non riesco a farne a meno. Immaginare qualcosa di diverso – uno dei tanti mondi possibili – tra cui una casa di montagna differente, mi piace troppo.
E allora in questi giorni difficili, in cui il mio papà è stato poco bene, mi è esploso dentro il desiderio di sognare una casa di montagna dall’architettura poco convenzionale. Almeno, dalle mie parti: credo non verrebbe nemmeno presa in considerazione eppure io la trovo estremamente interessante. Un po’ come tutti gli esperimenti in cui la magia dell’attesa si mescola alla sorpresa del risultato. Dando vita a ciò che mai avrei immaginato potesse esistere.
La casa di montagna a triangolo
La casa di montagna e le sue vetrate
La casa di montagna e un’architettura differente
Quando sogno a occhi aperti, sogno in grande. E tu?
1 Commento
Benedetta che belle! Io sogno una casa nel bosco, a triangolo come queste, poi sogno una casetta in riva al mare o di vivere in un Faro… Case non molto grandi, isolate, quasi dei nidi, (d’amore?). Mai smettere di sognare!
<3
Anna