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Pavimenti in legno: tutto ciò che devi sapere per scegliere senza ripensamenti

Quando si tratta di pavimenti non ho dubbi: sceglierei sempre e comunque i pavimenti in legno. Ce ne sono di così tante tipologie {quelle che chiamiamo comunemente essenze di legno} e tanti colori che i pavimenti di legno possono adattarsi a qualsiasi ambiente. Una convinzione che nasce  dalla mia esperienza diretta.

Nella mia mini casa i pavimenti sono tutti in legno. Undici anni fa, quando avevamo deciso di arredare casa, credo di non aver nemmeno valutato un’altra soluzione non tanto perché viviamo in montagna e il legno è uno dei materiali più usati nelle abitazioni ma, soprattutto, perché il legno è un materiale vivo, caldo e affascinante, capace di stimolare i sensi. Al tatto ha una temperatura simile a quella del corpo umano. Alla vista le sue venature e le sue sfumature cromatiche lo rendono unico e insuperabile in fatto di eleganza.
E poi anche mio marito ama il legno, perché alle spalle ha una famiglia che di legno la sa lunga gestendo da trecento anni una segheria. Potevamo scegliere diversamente? Direi di no.

I pavimenti in legno, istruzioni per l’uso

Comfort e pulizia del pavimento in legno

Anche nella mia casa di origine c’erano e ci sono tutt’ora i pavimenti di legno, un’altra essenza e un altro colore {più scuro} rispetto al mio attuale. Non ho mai visto mia soffrire per la pulizia del pavimento, per cui, quando siamo entrati in casa l’ultima delle mie preoccupazioni era la pulizia del pavimento in legno.

Ho notato che questo aspetto crea una certa ansia e molti, anche nel mio paesino di montagna, preferiscono optare per pavimenti in legno laminato oppure, direttamente, per le piastrelle. Non appoggio questa scelta sia per una questione estetica sia per una questione pratica: pensando a superfici abbastanza estese trovo il legno molto più bello per il senso di calore che infonde all’ambiente e di facile manutenzione perché non è delicato come si pensa {anche se dipende dall’essenza}.

Per la pulizia puoi impiegare detersivi dell’industria dedicati oppure, e trovo sia un’ottima soluzione, preferire i detersivi fai da te.

Detersivi naturali per i pavimenti in legno.

Olio essenziale. Si tratta di aggiungere 10 gocce di un olio essenziale a scelta ogni 4 litri d’acqua. Gli oli essenziali svolgono un’azione disinfettante naturale e lasciano sui pavimenti e nelle stanze un gradevole profumo. Tra gli oli essenziali di lavanda, tea tree, eucalipto, limone e pino.

Detersivo per parquet all’aceto e sapone di Marsiglia. Se vuoi realizzare un detersivo fai-da-te adatto ai pavimenti in legno e al parquet, versa in 4 litri d’acqua 50 millilitri di aceto bianco e un cucchiaio di sapone di Marsiglia in scaglie. Utilizza acqua tiepida e mesco bene gli ingredienti in modo che il sapone si sciolga..

Detersivo per parquet a base di detergente per i piatti. Se hai a disposizione un detergente per i piatti ecologico, puoi utilizzarlo per preparare un detersivo adatto alla pulizia del parquet e dei pavimenti in legno. In un secchio contenente 4 litri d’acqua versate 30 millilitri di detersivo per i piatti e 100 millilitri di aceto bianco.

Tè verde per lucidare.  Un rimedio naturale per lucidare il parquet e i pavimenti in legno è il tè verde. Prepara un normale infuso di tè verde utilizzandone una bustina per 500 millilitri d’acqua bollente. Lasciate riposare fino a quando il liquido non si sarà raffreddato. Rimuovi e strizza la bustina. Utilizza l’infuso per inumidire il panno con cui luciderai il pavimento.

Bicarbonato di sodio. Adoro il bicarbonato, lo utilizzo molto e in vari ambiti {per la pulizia di frutta e verdura, contro la muffa, contro gli odori della lavastoviglie… }.
Per rimuovere dal parquet eventuali segni e striature lasciati sulla sua superficie dalle scarpe, ricorri al bicarbonato di sodio. Cospargi i punti critici con il bicarbonato e spruzza su di essi una soluzione formata da acqua e aceto in parti uguali: la quantità dipende dalle dimensioni delle aree da trattare. Lascia frizzare leggermente e passa con uno strofinaccio o con una spugnetta fino a rimuovere i segni.

In ogni caso, sia che tu preferisca i detersivi industriali che quelli naturali, esiste un’unica precauzione per mantenere in salute il tuo pavimento in legno è di asciugarlo molto bene poiché teme l’umidità.

Comfort del pavimento in legno. 

Riguardo al comfort del pavimento in legno mi rivolgo soprattutto a noi donne, che stiamo molto in piedi per i lavori domestici e seguire i nostri figli: il pavimenti in legno rappresenta un ottimo isolate termico e acustico e, inoltre, ammortizza i movimenti.  Lo sai, infatti, qual é il miglior pavimento per la danza? Quello in legno, perché Ciò che rende unico il legno è la sua fibra viva che respira insieme al ballerino. Il legno naturale attraverso il suo odore resinoso attiva le sinestesie percettive, ci rimanda a luoghi ariosi e puliti, alla libertà e al benessere di una corsa nei boschi… I legni morbidi appartenenti alle famiglie delle conifere, porosi, nodosi e resistenti, sono quelli che danno maggiore garanzia di durevolezza, fonoassorbenza, scarsa conducibilità termica, facilità di manutenzione e soprattutto per sue caratteristiche elastiche che assecondano i movimenti dei ballerini. Vi sono oggi molti materiali che grazie alle nuove tecnologie hanno raggiunto performance estetiche e prestazionali di alto livello, che sostituiscono o simulano il legno ma che dal punto di vista percettivo rimangono dei surrogati.

Essenze di legno

Esistono molte tipologie di legno che comunemente chiamiamo “essenze di legno”: in realtà il termine non è del tutto corretto poiché fa riferimento alla pianta e all’arbusto, mentre il termine da usare sarebbe “specie legnosa” con cui si intende la classificazione in famiglie delle piante. Te lo dico solo a onor del vero, in ogni caso utilizzerò “essenze di legno” perché ormai con questa locuzione intendiamo i vari tipi di legno e soprattutto il loro colore.

Quando si sceglie un pavimento di legno è importante avere un’idea delle essenze. Esistono infatti tipologie di legno con caratteristiche molto diverse che vanno valutate in base alle proprie esigenze. Per esempio il larice è un’essenza bellissima e morbida che metteremo volentieri in ogni stanza. Però quella sua morbidezza fa si che si ammacchi con facilità quando cade un oggetto, quindi, il larice è da preferire in camera da letto dove il pavimento è meno soggetto all’usura. Naturalmente i trattamenti della superficie al giorno d’oggi garantiscono ottimi risultati, però, avere una conoscenza minima delle essenze ti aiuta a scegliere meglio. Per i pavimenti di casa Pier e io abbiamo scelto il rovere, essenza più dura e, quindi, resistente a calpestio e colpi e poco soggetta a variazioni cromatiche nei confronti della luce.

Un’ottima scheda delle essenze è quella realizzata da Tutto Legno.

Stili di arredamento

Dal vintage al moderno, dalla montagna alla città, in termini di stile il pavimento in legno accontenta tutti. Con il legno puoi arredare qualsiasi casa, anche quella al mare perché hai tantissime varianti di essenza e colori con i quali determinare lo stile che vuoi dare al tuo ambiente.


Rustico, industriale
Per lo stile rustico e lo stile industriale scegli listoni di colore scuro, anticati e dalle venature evidenti.

Moderno, nordico
Per questi stili si adattano bene listoni dai colori chiari come il bianco oppure naturali per amplificare l’effetto luce.

Bohemien
Per creare questo stile puoi utilizzare listoni vissuti dove mettere tappeti strepitosi oppure il parquet a spina di pesce, in colore nocciola, per la versione boho chic.


pavimenti in legno antico
pavimenti in legno per esterno

Come posare il parquet

Dopo aver visto pulizia, comfort, essenza e stile, è venuto il momento di prendere in considerazione la posa. Prendo come esempio il parquet perché rappresenta il più versatile pavimento in legno permettendoti di creare dei disegni.

Il disegno che andrà a formare il parquet è di grande importanza e deve essere valutato, oltre che dal punto di vista estetico, anche da quello funzionale. Il fattore più importante riguarda i movimenti di assestamento del legno. Il lato più soggetto a variazioni dimensionali è quello corto. Per questo motivo, per esempio, in un corridoio lungo e stretto il parquet andrà posato con i lati lunghi paralleli alle pareti più lunghe.
Un altro è l’illuminazione. Le fonti di luce naturale influiscono sulla visione complessiva del parquet: se questa attraversa gli elementi della pavimentazione nel senso della lunghezza, venature e dimensioni risulteranno maggiormente in evidenza.

Nella scelta della direzione di posa bisogna tenere conto anche del senso di percorrenza o dell’apertura della porta. La percezione di chi entra sarà più gradevole se il percorso si snoda nel senso della lunghezza degli elementi o se la direzione del parquet è ortogonale alla soglia della porta. Fatte queste valutazioni, si può scegliere tra sei principali geometrie.

Posa a correre
I singoli elementi, anche di differente estensione, sono disposti in lunghezza, in modo che le giunzioni di testa risultino irregolari e variate l’una rispetto all’altra. I pezzi possono essere paralleli al muro o in diagonale, inclinati di 45° o 30° rispetto alle pareti. Nel primo caso è preferibile che siano disposti trasversalmente alla fonte principale di luce. Prima di iniziare, occorre verificare che i muri interessati non siano fuori squadra. In caso contrario, la posa partirà dal lato della porta, in modo che gli elementi siano paralleli ad essa. Nel secondo caso gli elementi vengono posati generalmente inclinati di 45° o di 30° rispetto alle pareti, partendo dalla porta e continuando verso il punto di luce principale o dalla linea di massima estensione della diagonale. Questo tipo di posa consente di nascondere eventuali pareti fuori squadra.

pulire pavimento in legno non trattato

Cassero  regolare
È simile alla geometria a correre, ma in questo caso i singoli elementi hanno lo stesso formato e vengono disposti nel senso della lunghezza in modo che le giunzioni di testa vengano a trovarsi nella stessa mezzeria o comunque in posizione costante rispetto a ciascuna lista della fila precedente.

pavimento in legno

A spina di pesce
Gli elementi vengono disposti in file parallele a 90° tra di loro, in modo che la testa di uno si unisca al fianco dell’altro. La posa può essere dritta o in diagonale. Per realizzare il disegno si parte dal centro della stanza, allineando la prima spina lungo una traccia.

pavimenti in legno massello

Spina ungherese
A differenza del precedente, in questo tipo di disegno  i singoli pezzi hanno i due lati corti tagliati con un’inclinazione di 45° o 60° rispetto a quelli lunghi. La modalità di posa è simile a quella della spina di pesce. Può essere completata con fascia e bindello.

pavimenti in legno listoni

Posa a mosaico o a quadri
Le singole liste, assemblate in modo da formare un quadrato, in lunghezza sono un multiplo esatto della larghezza. Eseguita dritta o in diagonale, tale posa non si adatta a eventuali fuori squadra dei muri. Può essere abbinata a fascia e bindello.

pavimenti in legno larice
Fascia e bindello
Viene così chiamata la finitura della zona perimetrale della pavimentazione, formata da elementi in legno con una geometria diversa (la fascia) rispetto a quella predominante e da altri che fanno da raccordo (bindello) tra i due differenti schemi di posa.

pavimenti in legno prefiniti

Il mio disegno preferito è quello a spina di pesce, il tuo?

Le tecniche di posa

Tre sono i principali sistemi per la messa in opera del parquet, da scegliere in base alla tipologia e al formato degli elementi che lo compongono. Perché il risultato sia perfetto, è necessario preparare adeguatamente il supporto, cioè il piano di posa. Questo deve avere spessore uniforme e resistenza meccanica; deve essere privo di fessure, protetto dall’umidità, compatto, planare e pulito.

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Incollata
Utilizzata sia per il parquet prefinito sia per i listelli in legno massiccio, gli elementi vengono incollati direttamente al sottofondo. Per consentire i fisiologici assestamenti del legno, l’adesivo non viene applicato lungo i fianchi. Può essere però applicato lungo le teste, con l’accortezza di usarne uno specifico, che sarà scelto dal posatore in base al tipo di sottofondo.

Flottante
È la tecnica d’elezione per gli elementi a incastro, in genere di dimensioni notevoli. Questi vengono posti in opera sopra uno strato di isolamento acustico (panello in sughero o in fibra di legno), sovrapposto a sua volta a una barriera al vapore (un foglio di polietilene). Per consentire eventuali assestamenti, va lasciata una fuga di pochi millimetri tra il parquet e le pareti, che verrà in seguito mascherata dal battiscopa. E’ la tecnica di posa utilizzata per il mio pavimento.

Inchiodata
È il sistema di posa tradizionale, adatto a elementi massicci con incastro perimetrale (con spessore di 14, 15 o 22 mm) e a quelli in multistrato. Prima della posa viene preparato un massetto cementizio, nel quale vengono annegati speciali elementi di legno detti magatelli. Quando il sottofondo è perfettamente asciutto, le doghe vengono fissate agli elementi sottostanti.

Xilo 1934

 C’è un’ultima cosa di cui vorrei parlarti relativamente ai pavimenti in legno. Si tratta di un’azienda che si chiama Xilo 1934. Xilo 1934 propone collezioni di parquet prefiniti per interni: i listoni sono pronti per essere posati senza necessità di finitura come puoi vedere dall’immagine.

Interessanti sono i parquet in rovere, per esempio quello africano che ha una venatura particolarmente variegata, tipica dei legni esotici, pur essendo pressoché priva di nodi.

Il legno appena tagliato presenta un color crema che, con l’azione ossidante della luce, va poi ad avvicinarsi alle tonalità del Rovere europeo.

pavimenti in legno ikea

Ciò che ho apprezzato in modo particolare di Xilo 1934 è l’aspetto ecologico della sua produzione: non inquinare, immettere sul mercato prodotti esenti da emissioni nocive, promuovere l’ecocompatibilità, la biodilizia fanno parte dell’azienda piemontese.

Per questo, impiega solo legno di provenienza legale, collanti senza emissioni di formaldeide e prodotti di finitura naturali. Tutti i prodotti delle collezioni sono a zero emissioni e, in particolare, sono esenti da formaldeide, la più semplice delle aldeidi. Ogni prodotto XILO1934 è studiato e valutato a partire dal suo impatto ambientale e sull’impatto che avrà per la salute di produttori e consumatori.

 Immagini 1, 2, 3,
Pavimenti in legno: tutto ciò che devi sapere per scegliere senza ripensamenti ultima modifica: 2016-11-22T06:56:40+01:00 da Benedetta

1 Commento

  • Rispondi marianna c. 02/12/2016 a 22:18

    Anche io adoro il legno!

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