PAESE CHE VAI ARTIGIANO CHE TROVI, TESSILI

In Toscana con la tessitrice Laura Rovida

Torna la nostra rubrica ‘Paese che vai, artigiano che trovi‘: ci troviamo in Toscana in compagnia di Laura Rovida, artigiana under 35 che dopo una laurea in Filosofia ha deciso di imparare a tessere facendo esperienza in bottega e studiando all’estero. Anche lei ha deciso di aderire al nostro progetto Artigianamente.it dove potete trovare i suoi meravigliosi prodotti, spospesi tra etica, tradizione e naturalmente filosofia.

1- Ciao Laura sei un’artigiana molto giovane: quando hai cominciato la tua professione?
Ho iniziato a tessere  tredici anni fa. Studiavo filosofia  all’università di Firenze, mi piaceva la mia facoltà, ma non ero del tutto soddisfatta e motivata. Un giorno ho incontrato una tessitrice ad una mostra di artigianato e mi ha colpito immediatamente! Quel gesto apparentemente semplice e meccanico… ho intuito che celava un complesso e affascinante sistema di regole e leggi ed infinite possibilità di espressione creativa! Nella tessitura a mano ho trovato il connubio tra la logica del pensiero e la creatività che passa attraverso le mani!

 2- Quale è stato il tuo percorso formativo? Hai studiato anche all’estero?
Inizialmente ho cercata un laboratorio artigianale tradizionale in Toscana  presso il quale ho trascorso qualche mese come apprendista. In seguito ho frequentato, per un inverno, un istituto professionale di tessitura a mano in Finlandia a Loimaa  (un piccolo paesino nel sud ovest). Ho proseguito gli studi grazie a una borsa di studio della Comunità Europea e per un anno ho approfondito la conoscenza delle strutture tessili nello “Studio Aphorisma”in Toscana. Infine, mi sono iscritta ad un corso universitario di “Fashion and Textile Design” a Bradford in Inghilterra.
3- Cosa offre il tuo territorio al tuo lavoro? Quali sono le differenze più rilevanti  tra l’Italia e altri paesi riguardo all’artigianato?
Vivere di artigianato artistico in un contesto rurale e delocalizzato come la Maremma non è affatto facile, nonostante questo la stagione turistica offre possibilità di venire a contatto anche con un tipo di clientela sensibile ai temi del fatto mano di qualità e della conservazione/rispetto dell’ambiente naturale.
Sia in Inghilterra che in Irlanda esiste un istituto statale (The Craft  Council) che si occupa di promuovere con iniziative concrete lo sviluppo dell’artigianato artistico.
Inoltre in Inghilterra ci sono vari incubatori che aiutano a muovere i primi passi a chi apre una microimpresa di artigianato artistico. Lo fanno organizzando workshops su come gestire l’attività dai vari punti di vista, ma anche offrendo possibilità di studio a prezzi contenuti e promuovendo gli artigiani che ne fanno parte con newsletters ed eventi periodici.
Non voglio dire che in Italia non ci siano opportunità ed enti che, compatibilmente con i pochi fondi a disposizione fanno un ottimo lavoro, però posso affermare che perlomeno in Inghilterra queste realtà sono più diffuse.
Nello specifico poi nel settore tessile c’è una differenza fondamentale con l’Italia: i corsi Universitari di Design Tessile sono numerosi e ben conosciuti in tutta l’Inghilterra. Ed è perciò percepito come “normale” che coloro che decidono d’intraprendere il lavoro della tessitura manuale abbiano conseguito un titolo di studio universitario. Questo cambia radicalmente la percezione che le persone hanno della mia professione.

5- Anche tu sei molto attiva, partecipi a varie iniziative, eventi, convegni, anche online: pensi che il web sia indispensabile all’artigianato?
Penso che sia indispensabile innovarsi e rinnovarsi continuamente. La figura dell’artigiano secondo me deve adattarsi al mondo contemporaneo. Per me portare avanti quest’arte non significa allontanarmi dal mondo né chiudermi in un passato nostalgico, al contrario ritengo che il mio progetto di impresa sia innovativo e moderno e per questo utilizzo tutti i mezzi a mia disposizione per portalo avanti …soprattutto il web!
Laura siamo al finale: quali sono i luoghi speciali che consiglieresti ai nostri lettori per dormire e mangiare in Toscana? Vi consiglio caldamente se venite in Maremma, magari dopo un bagno termale a Saturnia di andare a mangiare a S. Martino sul Fiora alla pizzeria “La Terrazza” ! Provate la pizza pere e pecorino…Per dormire vi consiglio l’agriturismo “MaremmaMia” sempre vicino a Saturnia, dove Marcella  vi accoglierà come si deve!

misura

invernale

In Toscana con la tessitrice Laura Rovida ultima modifica: 2014-05-17T14:58:49+02:00 da Benedetta

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