Made in Italy azienda
ANNA SAYS, PAESE CHE VAI ARTIGIANO CHE TROVI

Made in Italy, una storia fra artigianato e industria

Accanto ai piccoli artigiani, esistono le piccole e medie imprese che costituiscono il tessuto economico italiano e rappresentano la storia del nostro “Made in Italy”. Il nostro territorio è disseminato da queste aziende connotate spesso da una gestione familiare e, nel lavoro pratico, da un intreccio indissolubile con l’artigianato. Oggi Anna ci racconta la storia di un’azienda caratteristica del “Made in Italy”, una di quelle che stava per chiudere ma un uomo {un imprenditore “per caso”} ha compreso il grande valore del Made in Italy.

Perchè è sbagliato ritenere che i nuovi terreni della competizione globale e immateriale siano necessariamente impraticabili per le micro-imprese artigiane, legate a modelli di business con dimensione prevalentemente locale. Al contrario, il futuro è suscettibile di valorizzare alcuni tratti caratteristici dell’artigianato e della piccola impresa, strettamente legati fra loro: l’intelligenza personale e il mestiere. Io e Anna ne siamo convinte.

Buona lettura, 
Benedetta

made in italy artigianato

Una storia italiana.

Succedeva un anno fa che una fabbrica di confezioni chiudesse i battenti schiacciata dal peso dei debiti e della crisi.

Il settore manifatturiero italiano è stato determinante nella storia del “Made In Italy”, nella costruzione della sua identità, fondata sulla qualità del prodotto.

Quella di avere una industria formata perlopiù da medie e piccole imprese disseminate sul territorio e, per così dire, di impronta artigianale, è una peculiarità tutta italiana.

Queste imprese, contano poche decine di operai, le lavorazioni sono solo parzialmente automatizzate, e gli alti standard qualitativi richiesti dal “Made in Italy” sono garantiti grazie alle capacità individuali di questi ultimi. Come è facile immaginare, in questo tipo di industria, il costo di produzione si concentra principalmente sul costo del lavoro dei suoi operai/artigiani.

Con l’avanzare della globalizzazione, e poi della crisi economica globalizzata, la strategia di molti marchi Italiani è stata la delocalizzazione verso paesi con un costo del lavoro più basso.

I laboratori manifatturieri italiani hanno ricevuto sempre meno commesse, e per riuscire ad essere concorrenziali con gli equivalenti laboratori esteri, retribuite ad un costo più basso.

A pagarne le spese sono stati sia il settore manifatturiero, quindi il tessuto sociale, ma anche la qualità del Made in Italy.

Contemporaneamente, nel resto del mondo, il manufatto italiano acquista una importanza stellare e diventa sinonimo di buona artigianalità e qualità… Uno strano gap che però induce coloro che mantengono la produzione in Italia a diventare iper specializzati e, soprattutto, preziosi.

Ho scritto questa introduzione sull’industria manifatturiera italiana per poter raccontare un’altra storia e poterla collocare in maniera chiara nello spazio e nel tempo.

Dunque.

made in italy

made in italy abbigliamento

Succedeva un anno fa che una fabbrica di confezioni chiudesse i battenti schiacciata dal peso dei debiti e della crisi...

Lasciando il vuoto di decine di operaie/artigiane senza lavoro e alcuni clienti, importanti marchi della Moda, senza “terzisti”.

Succedeva un anno fa che un “imprenditore per caso” riuscisse a vedere una opportunità dove altri avevano subíto una crisi.

A Luglio 2015 nasceva la Cotton Lab.Manifatture Pantaloni, azienda specializzata nella realizzazione di pantaloni 5 tasche di alta qualità, che si traduce in jeans per prestigiosi marchi couture italiani e stranieri.

Le operaie sono tornate, tutte, alle loro mansioni artigianali guidate da una capo operaia, sarta anziana di grandissima esperienza, e da un titolare capace di valorizzarne il lavoro in una maniera semplice ma efficace: credere fino in fondo alla qualità del proprio prodotto e alla capacità delle proprie artigiane di realizzarlo.

Alcuni prestigiosi nomi della moda, sia italiani che stranieri *, hanno scelto l’alta qualità di un prodotto Made in Italy ma anche la professionalità, il rispetto dell’etica del lavoro e delle regole che garantiscono il benessere di tutti, soprattutto degli artigiani, i veri artefici del loro successo.

Questa è una storia Italiana vera, collocata nell’entroterra appenninico dove non arrivano i clamori del fashion system, ma se ne percepisce appieno il “peso specifico”.

Da queste parti la moda è sinonimo di lavoro e di qualità del prodotto e a volte si ride, amaramente, del glamour di certe réclame che alzano il prezzo finale di un prodotto ma non la sua qualità.

Da queste parti prima di comprare un jeans si legge, attentamente, l’etichetta!

Anna

 

*Accordi contrattuali di riservatezza, tra le aziende, non mi permettono di citarne i nomi.

Made in Italy, una storia fra artigianato e industria ultima modifica: 2016-07-30T07:51:13+02:00 da Benedetta

3 Commenti

  • Rispondi Lalu 30/07/2016 a 09:22

    Meraviglia…l’Italia vera!!
    Lalu
    http://Www.ilquadernodilalu.it

    • Rispondi Benedetta 30/07/2016 a 14:17

      Davvero meravigliosa, quasi commuovente!
      Tu come stai Lu?
      ciao Benedetta

  • Rispondi manuela g. 02/04/2017 a 19:51

    Vi prego: fatemi un pantalone 5 tasche vero!!!!
    Un abbraccio
    Manuela G.

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