INTERIORS

Un’italiana a Londra, tra design e artigianato

Noi di Artigianamente.it ci innamoriamo delle storie delle persone. E’ successo anche con Paola Petrobelli designer padovana che si divide tra Londra, dove abita, e Venezia dove si reca per dare forma ai suoi ‘vetri’. Lampade, oggetti che lei disegna e poi i maestri vetrai di Murano materializzano. Peccato non conoscere anche i nomi di questi artigiani.

Riportiamo integralmente la bella intervista che Paola Petrobelli ha rilasciato a Living.

Ha casa e famiglia a Londra, ma prende spesso l’aereo per Venezia. Murano, per la precisione, dove Paola Petrobelli sovraintende alla sua produzione di vetri. Vasi, ciotole, bicchieri, lampade. Forme essenziali e colori eleganti che hanno velocemente guadagnato l’attenzione di pubblico e media. Ultima: la galleria Libby Sellers (Londra) le ha commissionato una collezione di luci. Componibili come le costruzioni del Meccano. La sfida con il materiale, dice Petrobelli, è “cercare di reinterpretare l’estetica mantenendo intatta la componente funzionale. Il tutto da realizzare con mezzi artigianali”. Sarà per questo che le attribuiscono l’etichetta di ‘donna del Rinascimento’? Ci pensa un po’, controlla sul dizionario. “Donna che ha vasti interessi intellettuali, esperta sia nei settori delle arti sia delle scienze”.

Ti calza?
A pennello. Ho una laurea in Biochimica e un master in Biologia molecolare.
Poi sei diventata designer: com’é successo?

intervista-Paola-Petrobelli-Panorama
Mi è sempre piaciuto lavorare con le mani. Da piccola smontavo i motorini con i miei fratelli. La manualità mi diverte: per la mostra alla galleria Libby Sellers ho fatto da sola i collegamenti elettrici.
Perché hai scelto il vetro?
Sono nata a Padova e cresciuta vicino a Venezia: la materia lì è famigliare. A Londra stavo per cominciare un dottorato, ma la borsa di studio tardava. Ho preso una pausa e sono andata a Murano. Vediamo se riesco a fare qualche cosa in questo settore, ho pensato.
La scienza aiuta il design?
Mi ha dato un metodo, un approccio razionale. Quando si lavora con il vetro è facile farsi sedurre dal colore e dalla tecnica, e perdersi in decorazioni artistiche. I miei prodotti sono funzionali. Usiamoli, dico, non guardiamoli come oggetti preziosi.
La serie 24 è componibile come un giocattolo….
Sì, l’interazione è un obiettivo. Le lampade sono progettate per essere smontate e riomposte in modi diversi. Una specie di esercizio.
Chi realizza i tuoi prodotti?
Vari artigiani veneziani. Il primo è Simone Cenedese.
Che significato dai al ‘saper fare’ italiano?
Ha un valore immenso e sono orgogliosa di tutelarlo. Mi capita di visitare altri distretti del vetro in Europa. Scelgo sempre Venezia. Anche a Londra ci sono laboratori: ma qui è come se la materia fosse soffocata. Esce dai forni senza forma, funzione e con troppi colori.
Dove si comprano i tuoi pezzi?
Nelle gallerie: Libby Sellers, Perimeter Art&Design a Parigi e Nilufar a Milano. I pezzi sono da collezione, ma il prossimo progetto vorrei che fosse industriale.

petrobelli_lead-thumb-525xauto-16470

Perché?
Fa parte del lavoro di un designer. La galleria ha il ruolo di sostenere la ricerca. La produzione in serie è tutta un’altra sfida: limiti tecnici, costi bassi.
Compri oggetti di vetro?
Sì, ogni tanto. Qualche volta li ricevo in dono. Il gallerista Bruno Bischofberger, che ha la collezione di vetro del XX secolo più bella d’Europa, mi ha regalato un pezzo di Tapio Wirkkala. Bellissimo.
Un regalo che faresti tu?
La Lanterna Marine di Barber Osgerby per Venini.

Un’italiana a Londra, tra design e artigianato ultima modifica: 2014-02-25T17:10:52+01:00 da Benedetta

4 Commenti

  • Rispondi giancarlo 26/02/2014 a 15:41

    I miei auguri di un grande successo x artigianamente.it e complimenti vivissimi .
    Quando c’è amore x le cose e x la gente la vita e più bella e si guarda al mondo in modo più positivo e felice. Brava !!!!!!!!! Benedetta

    • Rispondi Benedetta 01/03/2014 a 21:47

      Grazie!

  • Rispondi Valeria 07/03/2017 a 18:50

    Fa piacere sentire che tanti giovani pur vivendo all’estero continuano a dare valore al Made in Italy e ad un materiale così antico e versatile come il vetro. Molto interessante il tuo blog Benedetta!

  • Lascia una risposta

    AlphaOmega Captcha Classica  –  Enter Security Code