Di rapporti che si intrecciano: Vi presento Anna Greco

Ci sono rapporti che intrecciamo con persone mai viste, in fondo questa è l’era del digitale.
Osservi l’altro, ti attrae, ti avvicini, trovi punti di contatto fino ad accorciare le distanze. Diventi prossimo, nascono sentimenti di stima. Ti è mai capitato tutto ciò?

A me sì. Nei vagabondaggi online – cominciati circa una decina di anni fa – nella perenne ricerca del diverso da cui farmi contaminare – perché il diverso ci arricchisce sempre – e di punti di contatto per sentirmi ‘ a casa’, per il mio bisogno di appartenere. Sempre a mezza strada in questo dualismo esistenziale.

E’ così che ho conosciuto tanta bella gente, durante queste peregrinazioni dal sapore gipsy.
La grintosa Marcella di Marsibel (ci siamo incontrate a Dobbiaco due anni fa, è stato favoloso), le raffinate Eva e Ady di Ubique Chic, l’alternativa Ave di White Cabbage, l’elegante ragazza vintage Clarissa di La stanza degli Armadi, la sofisticata Roberta di In The Mood for Love, l’ironica Ilaria di Non si dice Piacere …

Poi c’é Anna. Oh Anna! Il primo ricordo di lei si perde nella memoria, non so come mi sia imbattuta nel suo blog ma subito è scoccata la scintilla, quella che ti fa pensare di trovarti fronte a una persona speciale. Anna lo è. Colta, rock, a tratti sofisticata ma allo stesso tempo semplice, creativa. Ci siamo seguite e ne è nata una relazione di stima, di email e non so come – perché a volte le cose si susseguono l’una dopo l’altra in un ordine sparso ma talmente naturale che non ci fai caso – Anna farà parte di questo blog …

… cosa vuole dire? Eh sì, che scriverà insieme a me!

Sono felice, felicissima! Sarà un viaggio alla scoperta delle Marche e della Toscana, tra piccole botteghe artigiane, luoghi incantevoli, feste di borghi medioevali, conosceremo artigiani innovatori e della tradizione. Sono curiosa di leggere i suoi post, mi ha detto poco e va benissimo così perché desidero farmi sorprendere piacevolmente. Mi raccomando di prendere appunti, serviranno per i vostri viaggi.

E ora vi lascio alla sua personale presentazione!
Grazie Anna, grazie di cuore per essere qui.

Alcune mie amiche mi chiamano Rox-anne per via del colore dei miei capelli che ho scelto perché la “bionditudine” non fa per me ma mi chiamo Anna Greco – un nome che sembra uno pseudonimo – così dicevano i miei colleghi delle Belle Arti.

Mi sono formata mescolando gli studi artistici a quelli scientifici, ho spaziato dall’arte al marketing passando per il teatro, la danza e la moda.

Due grandi decisioni hanno caratterizzato la mia vita fino ad ora, ovvero la mia indipendenza a 21 anni e , in tempi più recenti, l’abbandono di Roma per trasferirmi in un paese di seimila anime nell’entroterra marchigiano.

Lasciare la città per vivere in campagna mi ha permesso di apprezzare l’AUTENTICITA’ della vita.

Autenticità.
– Riferito a persona, genuinità, schiettezza, spontaneità
– Nella filosofia esistenzialista, autenticità dell’esistenza, l’esistenza in cui il singolo ritrova il proprio più profondo sé stesso, lontano dal modo d’essere quotidiano, superficiale e impersonale, in cui l’uomo vive abitualmente
(cit. vocabolario Treccani)

Sto imparando che l’autenticità è il valore aggiunto che si può trovare nelle persone e nelle ‘cose’, sto riscoprendo il valore del tempo e del lavoro manuale e imparando a conoscere mestieri dimenticati dai quali si ottengono oggetti meravigliosi … e autentici.

Per tre anni ho avuto una piccola boutique di abbigliamento femminile che era anche un laboratorio di ricerca e di stile, dove capi e accessori di artigianato si mescolavano a quelli confezionati. Purtroppo l’entusiasmo per l’acquisto personalizzato non è stato sufficiente a salvare la mia attività dalla chiusura. Come me, molte piccole imprese artigiane oggi chiudono i battenti, fagocitate dalle leggi del mercato globale, impoverendo l’offerta e lasciando vuoti incolmabili.

Non so se sarà possibile invertire questa tendenza ma io sono qui, per aiutare Benedetta nella sua ‘personale rivoluzione’, che è anche un po’ la mia: la scoperta del Made in Italy autentico, quello degli artigiani dimenticati e nascosti, con uno sguardo privilegiato verso lo stile e il buon gusto.