TESSILI
In questi ultimi due mesi il simbolo dell’arcobaleno ci ha accompagnati in tanti luoghi, sulle finestre e sui terrazzi, in televisione sui giornali. L’arcobaleno è uno dei fenomeni più belli, ma anche più transitori della natura. Porta speranza, gioia e felicità – e poi, così come appare, scompare. C’é chi ha pensato di fissarlo su una tovaglia. Bellissima!
Non potrei mai rinunciare a un bellissimo tappeto. Nonostante l’amore per i pavimenti in legno regoli la mia vita domestica, se avessi gli spazi giusti vorrei possedere un arsenale di tappeti da sparpagliare in ogni stanza. Infatti per quanto piacevoli siano i pavimenti in legno – che consiglio vivamente a tutti – durante l’inverno, a piedi nudi, non sono sempre super caldi. Credo che se qualcuno mi consegnasse un assegno magico da un milione di euro da spendere per l’homedecor, la prima cosa che farei sarebbe andare in un negozio come quello di Sukhi a raccogliere un sacco di coperte colorate, soffici cuscini e tappeti fatti a mano.
Più che tappeti sono opere di artigianato artistico, come le chiamiamo noi italiani. Opere di fiber art, come le chiamano forse più propriamente gli anglosassoni {che fanno sempre tendenza soprattutto nel mondo del web} indicando un particolare uso di intrecci tessili. Le creazioni di Tammy Kanat sembrano tele astratte, uniche.
Se la stanza che decidi di arredare o progettare ha carattere dipende solo da te. Carattere, che probabilmente ha a che fare con il ritmo come diceva Virginia Woolf — «lo stile è una questione molto semplice: è una questione di ritmo. Una volta che lo acquisisci, non puoi sbagliare a usare le parole».
Vale anche per l’interior, dare il giusto ritmo all’ambiente è fondamentale per creare un ambiente esteticamente bello e interessante. Che comunichi appunto il nostro carattere. Ci sto provando con il mio soggiorno, con quel divano che detesto ma ho coperto di cuscini glam che me lo fanno {quasi} piacere.