Ci sono persone che hanno una capacità innata di abbinare colori senza seguire nessuna regola apparente. Semplicemente succede in modo naturale. Non c’é bisogno della teoria del colore di Johannes Itten {se vuoi iscriverti alla mia newsletter, in alto a destra del blog, ti regalo la guida ai colori ;-} come per la fotografa Ashleigh Coleman e suo marito che, con i due figli, vivono nel Mississipi. La loro abitazione è una villetta del periodo Tudor {dal 1485 e il 1603, quando i nobili inglesi abitavano nelle meravigliose ville di campagna chiamate ‘magioni’}. Bellissima. Il motivo per cui ho scelto la casa dei Coleman per questo Home Tour è proprio il colore: quello delle opere d’arte appese alle pareti, del grande tappeto blu steso nel living, della favolosa poltrona arancione e di una vasca da bagno vintage che rompe gli schemi e coniuga vintage e contemporaneo.
E’ questa la prima immagine che mi ha colpita. Mi ha rapita l’abbinamento dei colori, il blu, il giallo ocra o arancio (credo dipenda dallo schermo dei pc), il rosa, il viola. Più tranquilli, sul fondo, il verde e marrone. Colori che rompono gli schemi, per esempio quelli più consueti del design nordico con i suoi pastello – verde menta, rosa, azzurro desaturati – oppure l’abbinata classica bianco-nero.
In questa casa non si rispettano schemi o, perlomeno, quelli rodati e riconosciuti da tutti. I Coleman scrivono con coraggio le loro regole e il risultato è decisamente sorprendete.
Un’altra stanza, qui sotto, con i colori ricorrenti della casa. Il blu, il viola e un tocco discreto d’arancio che si possono individuare nella poltrona in pelle a destra, nei meravigliosi quadri appesi alle pareti, nell’abajour.
Adoro i dipinti che ho visto dai Coleman, spero di trovare anch’io qualche cosa di simile da appendere in soggiorno. In particolare mi piace l’uccellino di Matt Overend’s, e anche in questo caso il blu sposa l’arancio.
La sala da pranzo è accogliente, adatta a una famiglia formata da mamma, papà e due bambini. I colori quasi scompaiono per lasciare spazio alla luce, che entra dalle grandi finestre, e al grande tavolo realizzato da un artigiano della Alabama che ha lasciato la sua firma con un papillon intarsiato. Tutte le sedie sono tutte diverse, un’eredità della nonna di Ashleigh. Un’idea da copiare!
La cucina è spettacolare, per la convivenza di materiali e colori differenti. Il marrone chiaro del legno delle assi recuperate per la cappa, il marmo nero con le striature bianche che corre lungo tutti i ripiani, il vetro dei pensili e lo smalto arancio del forno di Bertazzoni, marchio italianissimo che produce forni e fuochi. Questa cucina è così ben organizzata e comoda che mi voglia di cucinare.
Poi, le case mi piacciono per come sono vissute. La concezione che Ashleigh ha della cucina è affascinante, conviviale al 100% . Le ante in vetro non servono solo ad ammirare i suoi bellissimi servizi da the, i piatti, le caraffe. Hanno una funzione pratica. Ogni oggetto è visibile così non c’é pericolo di scordarsi di avere quella bella tazzina per le occasioni speciali. E’ tutto a portata di di persona, ospiti compresi. Che possono accedere facilmente a qualsiasi cosa hanno bisogno. Perché Ashleigh vuole che le persone si sentano a casa.
La camera è luminosa, anche qui i colori sono tenui. L’azzurrino, colore freddo tradizionalmente si dice che concili il sonno e sia legato alla pacatezza, domina la stanza attraverso le pareti e le opere d’arte. Sul comò un tocco di verde, anch’esso colore rilassante. Una consuetudine delle case americane che non riesco a capire è il letto posto alle spalle della finestra: personalmente farei l’esatto contrario, per godere la vista esterna.
Il bagno è un capolavolo di stile e, insieme, una piccola galleria d’arte. Anche in questo caso i colori audaci del soggiorno sono stati sostituiti da colori pastello, molto più distensivi. Non ci sono tante parole per descrivere la meraviglia di questo bagno, le immagini parlano da sé. Per me questo bagno è spettacolare, non ricordo di averne mai visto uno così bello!
Nello studio ci tuffiamo in un trionfo di colori, che si presentano densi e pieni. Le pareti verdi, mentre tornano il blu del sofà e il viola del tappetto. A sorpresa anche l’arancione nella vecchia insegna di famiglia.
Ti è piaciuta la casa dei Coleman? E i suoi colori?
Immagini Design* Sponge
2 Commenti
Il genere nordico non fa al caso mio, questo sicuramente si!!!
Mi piacciono le case borghesi, i segni del tempo, i quadri alle pareti, le vecchie cornici insomma tutto ciò che è questo post;)
Il mio ultimo acquisto: bottiglie di cristallo per il mio spacedrink!!!
A presto
Del nordico apprezzo molto i pezzi di design degli anni Cinquanta. Quello che invece vedo sul web è un nordico un pochetto omologato, secondo il mio punto di vista.
La casa dei Coleman è davvero particolare, unica, perché ha tanta personalità e buon gusto. Mettere la propria individualità è sempre una scelta vincente {con stile però}.
Bellissime le bottiglie di cristallo, le nostre nonne apprezzerebbero 😉
un abbraccio Marianna!