PAESE CHE VAI ARTIGIANO CHE TROVI

La Milano che (forse) non conoscete by Clarissa

Ho conosciuto Clarissa de La Stanza degli Armadi qualche anno fa, durante le mie ricerche online sull’artigianato, la moda, l’arredo…
Ne è nata un’affinità elettiva, affascinata dalla sua dolcezza e dalla sua classe ho cominciato a seguire con costanza il suo blog sempre ricco di spunti su come vivere la moda in maniera alternativa.
Lei è palermitana, ma vive con la famiglia (marito + 2 bimbi) a Milano.
Mesi fa le avevo chiesto di scrivere un post su Palermo per la mia rubrica ‘Paese che vai, artigiano (illustratore) che trovi’.
Visto che mi piace il suo stile, ho pensato di ripetere l’esperienza chiedendole di scriverne uno anche su Milano.
Perché? Perché Milano quest’anno ospita l’Expò, un evento importante che mi interessa e a cui vorrei partecipare avendo in mente anche di scoprire qualche posticino che esula dal classico percorso turistico. Clarissa mi ha fornito la sua visione della città (che mi è piaciuta molto). Ho già appuntato in agenda gli indirizzi. Ora tocca a voi! Siete pronti per partire?

 La Milano che (forse) non conoscete.

Nonostante sia una megalopoli, Milano fa vita di quartiere, sconfinando di tanto in tanto nelle zone nelle zone più note ma non per questo più blasonate. Milano

I milanesi amano Milano e chi ha scelto di viverci, forse, la apprezza ancora di più a dispetto dei miti che la precedono da sempre, veri o falsi che siano, come il clima, terribilmente infelice sia d’estate che d’inverno, il famigerato inquinamento, che c’é e si vede, la freddezza della gente, che appunto non è altro che un mito, la fretta che  spesso – ma non sempre – è operosità o la diffidenza per la sua bruttezza, mitica anche questa. Oggi cercheremo di erodere un po’ questo mito di bruttezza, grigiore e indifferente velocità, andando in giro per uno dei suoi quartieri a pochi minuti dal centro storico caotico e turistico ma la tempo stesso così lontano.

Milano_parco-sempione

Alle spalle dell’Arco della Pace, al termine di Parco Sempione dietro il Castello Sforzesco, ecco uno dei quartieri più belli con i suoi viali alberati, i suoi palazzi di fine 800 accanto a quelli di fine 900, i suoi palazzi progettati da architetti all’avanguardia e il suo profilo che sta cambiando così velocemente verso l’alto da lasciare noi, abituati che otto piani svettano, giorno dopo giorno sempre più stupiti.

Milano-Fiera

Camminando per Corso Sempione, dando le spalle all’Arco della Pace,  sulla destra si incontra una delle zone più tipiche di Milano, con vecchie case di ringhiera e palazzetti liberty

via-castelvetro

con un gioiello di architettura ferroviaria degli anni 20 del 900, la Bullona, e un complesso di archeologia industriale dei primi del 900, la Fabbrica del Vapore, da alcuni anni recuperato e riutilizzato per fini culturali e sociali.

Milano Bullona

Fabbrica-del-Vapore

Nel dedalo di stradine che caratterizzano quest’area, dove resistono ancora vecchie botteghe artigiane storiche, nuovi giovani coraggiosi artigiani hanno intrapreso le loro attività, come Marco Marcheselli che da sei anni con il suo gusto e le sue mani magiche rende i fiori ancora più belli di quanto la natura non abbia già fatto nel suo laboratorio Le Luire
(link: https://it-it.facebook.com/pages/Le-luire-Fiori/177899302311187).

Marco-LeLuire
Le Luire
Via Pier della Francesca 40 – Milano

Ho conosciuto Marco e Laura, sua moglie, quando erano arrivati da poco ma i fiori, tra cui fuori dal laboratorio ci si fa strada a fatica in un’armonia non casuale, dicevano già molto di loro e della loro attenzione, quasi fossero dei figli.

Mi sono affidata ciecamente a Marco in un’occasione molto speciale, portandogli un paio di vasi preziosi da cui desideravo che la sua fantasia prendesse il volo e il risultato é stato tale da non abbandonarlo più.

Le.Luire-fiori

Predilezione per i fiori di stagione, competenze tecniche e studio, gusto innato ma anche le sue mani, il suo lavoro instancabile, la sua presenza costante, la disponibilità tipica di chi ama e sa fare bene il proprio lavoro, mentre ti prepara al volo un mazzo oppure gli chiedi qualcosa per un’occasione importante Marco chiacchiera affabilmente.

La zona é anche ricca di posticini dove mangiare ma uno in particolare per me merita più degli altri,
Il Piccolo Ristorante (link: https://it-it.facebook.com/www.piccoloristorante.it).

Maniglia

Il Piccolo Ristorante é, appunto, piccolo, pochi tavoli in un ambiente che Elisabetta, giovane mamma imprenditrice proveniente da una famiglia di ristoratori, ha saputo rendere fresco e snello ma saldamente ancorato alla tradizione del posto in cui si trova.

Interno

Ecco che la deliziosa cucina mediterranea leggera (niente soffritti di aglio o cipolla!), preferibilmente di pesce e con prodotti di stagione, attenta a chi ha intolleranze e con piatti rigorosamente preparati sul momento, si gusta tra le pareti bianche o con le tracce degli scaffali a muro della vecchia cristalleria che ne ha occupato i locali per lunghi decenni e che Elisabetta non ha voluto cancellare, così come il pavimento a vecchie marmittine con i segni del passaggio o le vetrine in ferro.

Piccolo-Ristorante-Milano
Piccolo Ristorante
Via Pier della Francesca fronte civ.40 – Milano

Direi proprio che Milano valga la pena di essere vissuta, o no?

(foto credits: La stanza degli armadi)

 

La Milano che (forse) non conoscete by Clarissa ultima modifica: 2015-01-22T10:19:59+01:00 da Benedetta

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