Entra, la mia casa è decorata a Natale

L’albero è acceso. Le luci e le decorazioni al loro posto, finalmente ci siamo. Dicembre sta trascorrendo così veloce, tra ricorrenze, eventi e pranzi già fissati, che ho bisogno di rallentare e guardarmi intorno per guardare la mia casa decorata a Natale. A dicembre, inutile dirlo, fra le mie attività preferite c’è quella di decorare casa.

Come la maggior parte delle persone, credo, mi occupo delle decorazioni mentre guardo un film {scadente} di Natale oppure mentre chiacchiero con mio marito. Mi rilasso così, dopo il lavoro. Aspettando la neve che quest’anno sembra non voler arrivare nemmeno per allietare il momento più magico dell’anno.

Vieni, dai, entra in casa. Accomodati. Ti vorrei mostrare le mie decorazioni che spero possano ispirare i tuoi ultimi addobbi.

Forse per alcuni le mie decorazioni natalizie possono sembrare troppo minimal, ma la mia piccola casa non soddisfa esigenze troppo sceniche {che peraltro adoro}. Mi sarebbe piaciuto un abete enorme dove appenderci tante palline di vetro color oro e blu, tante pigne e arance seccate al sole… ma non posseggo gli spazi adeguati e il tempo per preparare degli addobbi con elementi naturali mi manca sempre… o forse non riesco a trovarlo {probabilmente è quest’ultima ipotesi che vale di più}.

Questo anche per dire che la mia casa addobbata a Natale potrebbe non incontrare tutti i gusti, soprattutto, se ti piace uno stile più carico! Tuttavia ho cercato di creare quell’atmosfera calda e avvolgente che immagino e che ben si sposa con la tradizione del Natale in montagna dove vivo.

In ogni caso caso anche se vivi in una casa grande penso sia importante non appesantire l’ambiente e renderlo kitsch con troppe decorazioni. Nel mio caso, quello che ho cercato di fare è stato di scegliere decorazioni in uno stile che si adatti ai miei interni, per esempio, usando i tradizionali colori natalizi. Oro, blu, rosso e arancio, verde che ti svincolano dalla moda del momento e ti permettono di riciclare gli addobbi per i prossimi anni.

Non ho mai voluto appendere nulla sul portone di casa perché vederlo bucherellato da chiodi e chiodini è un’idea che non mi piace. Quest’anno però ho ceduto di fronte a questa ghirlanda di rami freschi, semplice e d’effetto, per dare il benvenuto ai nostri ospiti.

I lavoretti che mio figlio Nicolò aveva creato negli anni scorsi all’asilo rientrano tra le nostre decorazioni. Adoro questo albero di Natale che ha creato con le sue manine: è fatto con tappi di sughero di vecchie bottiglie. Si tratta di un bell’esempio di riciclo che ha un ottimo risultato estetico. In pieno stile scandinavo, non trovi?

I bambini sono così orgogliosi quando possono contribuire a rendere la casa più bella e confortevole. La sentono più loro, sentono di avere un ruolo importante e di essere protagonisti. Famiglia e casa, non potrei farne a meno.

Tra le mie decorazioni preferite c’é l’albero di ceramica che quest’anno ho accostato ai vecchi candelabri di ottone e alla fiorentina di mia nonna.

La tavola della cucina è il luogo più mutevole. Non mi accontento mai, cambio in continuazione in base all’umore e per sperimentare abbinamenti di colore e di stile. Mi diverto e alleno l’occhio a nuove prospettive.

Quando uso il pannolenci succede che sia più rustica così come quando stendo la tovaglia ricamata a mano che ho acquistato in un mercatino. Porta tutte le firme di una famiglia tedesca in periodo natalizio. Racconta una storia. Ci sono gli zii, gli amici, mamma e papà, persino una suora. Non mi capacito che abbiano potuto vendere un simile tesoro familiare….

La mia tavola diventa più classica e vagamente vintage quando uso il vassoio specchiato dallo stile rococò, che mi ha regalato mia cugina, a cui abbino le tazzine bavaresi anni ’50. Mescolare stili differenti rende più interessante il gioco dello styling. Perché, tutto sommato, è di questo che si tratta.

L’albero però rimane il protagonista indiscusso delle decorazioni natalizie. Nicolò ci teneva ad addobbarlo, perché è l’abete che ha tagliato nonno Tino nel suo boschetto per noi, e così la scorsa settimana dopo cena si è dato da fare, da solo. Vederlo così indaffarato è una gioia per i miei occhi e il mio cuore, sapere che è capace di fare le cose mi fa intravedere un futuro positivo.

Anche mio marito c’ha messo del suo fissando l’albero alla vecchia ruota d’arrotino che abbiamo trovato nei meandri delle cantine. Una soluzione ingegnosa che secondo me è anche bella. Poi Nicolò, sopra la ruota, ha messo gli addobbi: i bambini hanno un spiccato senso estetico che non andrebbe mai sottovalutato.

Il risultato mi ha soddisfatta molto, tanto che mi sono fatta un selfie. Io e l’albero.